Poiché l’attenzione è rivolta alla formazione piuttosto che ai compiti applicativi, Eve ha un aspetto poco attraente, si muove in modo goffo e non può ancora fare molto. Tuttavia, è già in fase di sviluppo un modello Neo più avanzato. Per impostazione predefinita, i robot hanno le capacità di interagire con gli interni tipici di un appartamento cittadino, ma devono “abituarsi” al posto. Imparano dove si trovano le prese per ricaricare le batterie, da che parte si aprono le porte, dove si trovano i vari oggetti, ecc.
L’utente deve mostrare al robot il processo di esecuzione di un compito. La rete neurale condurrà quindi centinaia o migliaia di “sessioni di addestramento” utilizzando la realtà virtuale o aumentata, in modo che il robot non rovini la stanza durante il processo di apprendimento. Il robot non interagirà con gli oggetti reali finché non avrà accumulato esperienza virtuale. Se una persona è impegnata, il robot può scaricare le lezioni originali in formato video e cercare di impararle da solo.