Gli sviluppatori del sistema di intelligenza artificiale CyberRunner renderanno il suo codice sorgente di pubblico dominio nel prossimo futuro. Ciò consentirà di moltiplicare il volume di esercizi e sessioni per addestrare l’intelligenza artificiale a nuove possibilità di realizzazione di compiti nel mondo fisico. Quali saranno, dipende dagli esseri umani stessi. Per impostazione predefinita, CyberRunner è pronto ad assumere qualsiasi compito e, ahimè, lo fa fin troppo bene.
I creatori di CyberRunner ammettono che la loro creatura potrebbe presto svalutare una risorsa come l’esperienza umana. Laddove un cervello e un corpo viventi richiedono mesi, se non anni, di addestramento e formazione, l’intelligenza artificiale, con i giusti meccanismi, può farlo in poche ore. CyberRunner è stato progettato per imparare da solo nuove abilità, operazioni e interazioni con gli oggetti e l’ambiente. Non sa fare nulla, ma è sempre pronto a imparare qualcosa di nuovo.
Come esempio del lavoro di CyberRunner, è stato eseguito un test per superare un labirinto, in cui è necessario inclinare una tavola per far rotolare una palla di marmo tra gli ostacoli. All’intelligenza artificiale è stato affidato il compito di guidare la biglia dall’inizio alla fine senza farla cadere nelle buche. L’intelligenza artificiale aveva due servi per controllare la tavola e una telecamera per l’osservazione; tutte le caratteristiche del movimento della biglia sono state osservate e apprese dall’intelligenza artificiale in tempo reale, eseguendo fino a 55 istruzioni correttive al secondo.